sabato 15 gennaio 2011

SENTIMENTI

Il termine sentimento deriva dal latino sentire, percepire con i sensi.
Per sentimento genericamente si indica ogni forma di affetto: sia quella soggettiva, cioè riguardante l'interiorità della propria individuale affettività, sia quella rivolta al mondo esterno.

EMOZIONI

Le emozioni sono stati mentali e fisiologici associati a modificazioni psicofisiologiche a stimoli interni o esterni, naturali o appresi.
La loro principale funzione consiste nel rendere più efficace la reazione dell'individuo a situazioni in cui si rende necessaria una risposta immediata ai fini della sopravvivenza, reazione che non utilizzi cioè processi cognitivi ed elaborazione cosciente.
Le emozioni rivestono anche una funzione RELAZIONALE.

sabato 8 gennaio 2011

RELAZIONE

Vivere la relazione significa accogliere l'Altro come un altro sè, riconoscerne la diversità e la ricchezza che l'incontro con l'altro può dare, sapersi porre in ascolto, evitare pregiudizi e stigmatizzazioni per far si che l'altro si presenti in modo autentico.
Porsi in ascolto ed accogliere la narrazione spontanea per aiutare l'altro ad assumere la responsabilità della propria vita, dei gesti e delle scelte senza escludere il passato ma aprirsi ad un percorso evolutivo.
Credo che in una relazione con un animale questo avvenga quotidianamente, ci sentiamo liberi di esprimerci e mostrare le nostre vulnerabilità senza la paura del rifiuto e dell'abbandono.
Importante il limite che l'uomo deve riconoscere in sè, per aprirsi ad una nuova relazione per giungere al PER-DONO, credersi onnipotenti chiude la relazione su se stessi e non porta ad avvicinarsi ad un gesto di cura autentico.
Il lavoro educativo è questo, far emergere le qualità dell'altro e non crearle a nostro piacimento, non avere la fretta di concludere un percorso educativo ma lasciare il tempo e dare del tempo per aprirsi per fidarsi.
Questo è il mio pensiero e questo è anche il mio "metodo" pedagogico.
Nel mio lavoro di pet therapy con il mio cane e con i cavalli parto dalla curiosità di voler conoscere chi ho davanti senza imporre la mia presenza o le mie conoscenze, senza  il senso di superiorità ma accogliendo la ricchezza che la diversità dell'altro può darmi anche restando in silenzio. Far si che l'altro mi insegni e non avere la pretesa di educare od insegnare a chi non ne sà, in fondo la base di un buon lavoro pedagogico credo che sia proprio l'apprendimento-insegnamento RECIPROCO.

venerdì 7 gennaio 2011

La comunicazione non è ciò che diciamo ma ciò che gli altri capiscono!

Pet therapy

La ‘Pet Therapy’ nasce nel 1953 in America, ad opera dello psichiatra Boris Levinson. Mentre lavorava con un bambino autistico, si rese conto che il suo cane gli offriva la possibilità di proiettare le proprie sensazioni interiori, costituiva un’occasione di scambio affettivo, di gioco e rendeva più piacevole le sedute.

La presenza del cane permise allo psichiatra di comunicare con il paziente così che nel 1961 coniò il termine Pet Therapy.

Il cane come co-terapeuta permette di raggiungere obiettivi strettamente legati alle esigenze dell'utente senza pretendere di sostituirsi alle normali terapie mediche e farmacologiche.
Ciò che sta alla base della pet therapy e che consente di raggiungere numerosi obiettivi, fisici, motori, mentali e psichici è la RELAZIONE autentica proprio perchè spontanea tra il cane e l'utente.
In Italia la Pet therapy si divide in AAA, TAA e EAA.

martedì 4 gennaio 2011

"Nessuno come un cane sa apprezzare la straordinarietà della tua conversazione" Christopher Morley