sabato 8 gennaio 2011

RELAZIONE

Vivere la relazione significa accogliere l'Altro come un altro sè, riconoscerne la diversità e la ricchezza che l'incontro con l'altro può dare, sapersi porre in ascolto, evitare pregiudizi e stigmatizzazioni per far si che l'altro si presenti in modo autentico.
Porsi in ascolto ed accogliere la narrazione spontanea per aiutare l'altro ad assumere la responsabilità della propria vita, dei gesti e delle scelte senza escludere il passato ma aprirsi ad un percorso evolutivo.
Credo che in una relazione con un animale questo avvenga quotidianamente, ci sentiamo liberi di esprimerci e mostrare le nostre vulnerabilità senza la paura del rifiuto e dell'abbandono.
Importante il limite che l'uomo deve riconoscere in sè, per aprirsi ad una nuova relazione per giungere al PER-DONO, credersi onnipotenti chiude la relazione su se stessi e non porta ad avvicinarsi ad un gesto di cura autentico.
Il lavoro educativo è questo, far emergere le qualità dell'altro e non crearle a nostro piacimento, non avere la fretta di concludere un percorso educativo ma lasciare il tempo e dare del tempo per aprirsi per fidarsi.
Questo è il mio pensiero e questo è anche il mio "metodo" pedagogico.
Nel mio lavoro di pet therapy con il mio cane e con i cavalli parto dalla curiosità di voler conoscere chi ho davanti senza imporre la mia presenza o le mie conoscenze, senza  il senso di superiorità ma accogliendo la ricchezza che la diversità dell'altro può darmi anche restando in silenzio. Far si che l'altro mi insegni e non avere la pretesa di educare od insegnare a chi non ne sà, in fondo la base di un buon lavoro pedagogico credo che sia proprio l'apprendimento-insegnamento RECIPROCO.

2 commenti:

  1. Io sono sempre rimasta incantata dalla tua grande competenza e dalla tua semplicità, dall'umiltà con cui ti sei sempre saputa relazionare con tutti. Provo ancora gioia, ripensando al tuo entusiasmo, quando ti ho proposto uno dei miei libri preferiti di psicologia cinofila... E tu sei stata in grado di apprendere, ampliare e soprattutto metterti in ascolto di chi davvero poteva darti le istruzioni migliori per l'interazione ideale: i cani, i cavalli, i bambini. Tutti esseri privi di sovrastrutture mentali. Esseri che sono entrati in relazione, con te, in modo autentico e profondo. Più che una relazione, una simbiosi...

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  2. SOCRATE affermava che EDUCARE significa aver cura che l'altro abbia cura di sè! ritengo sia fantastico aiutare qualcuno a prendersi cura di se stesso, accompagnarlo in una crescita che possa portarlo a riscoprirsi come persona e rivedersi nuovamente proiettato nel futuro! vivere in queste relazioni, che non possono che essere autentiche, aiuta entrambi a rigenerarsi.
    La ricchezza di un incontro è la BASE DEL LAVORO EDUCATIVO!

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